Per tutti gli amanti del libro, Una storia del libro di Flaminio Gualdoni, Skira: forse un altro acquisto da fare.
Nel primo caso l’accento è sulla parola, nel secondo sul materiale, nel terzo sulla qualità estetica primariamente visiva e tattile del libro. Negli altri si dice di funzione d’uso e, letteralmente, di scambio.
Ma il libro è sempre libro. È affare di storici e sociologi, religiosi e laici, economisti e filologi, collezionisti e commercianti, scrittori e artigiani, pittori e piromani. È genio distillato e mercatura brutale. Talvolta viene abbandonato sul sedile di un treno, talaltra scambiato, molto spesso rubato – o non restituito, forma meravigliosa di furto senza peccato e senza colpevolezza – oppure al contrario conservato così gelosamente che l’idea stessa di possesso sostituisce lo sguardo. È dono elevato a potenza, anche, perché dono di sé e d’altri. Ogni volta le sue fattezze, pur restando identiche, mutano.
Qualche volta – non sempre – il libro è anche del lettore.»
Flaminio Gualdoni insegna Storia dell’arte antica all’Accademia di Brera, Milano. Ha diretto i musei di Modena e di Varese e la Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano. Dirige le riviste “FMR” e “La rivista bianca FMR” e collabora alle pagine culturali del “Corriere della Sera”. Tra le pubblicazioni, Arte italiana del Novecento, Milano 1999, Arte in Italia 1943-1999, Vicenza 2000, Il trucco dell’avanguardia, Vicenza 2001 e Arte classica, Milano 2007.